Foto Ansa
“Non esistono parole per descrivere lo stretto necessario a coloro che non sanno cosa significhi l'orrore. L'orrore ha un volto e bisogna essere amici dell'orrore. L'orrore ed il terrore morale ci sono amici. In caso contrario allora diventano nemici da temere. Sono i veri nemici...”
Queste parole sono del colonnello Kurtz, nel celebre film di
Coppola Apocalypse Now, che racconta, nella sua essenza più profonda, il senso
della guerra del Vietnam: “il mio film – diceva il regista – non parla del
Vietnam, il mio film è il Vietnam.” Da allora l’orrore è stata una costante nei
fatti del mondo, come anche il terrore morale. Ambedue sono nemici del nostro
tempo: chi non ricorda l’ex Jugoslavia o il Ruanda, sono immagini indelebili
scolpite nella memoria collettiva poiché fotografate dai media di massa. Accanto
a queste ci sono orrori però che i media non “fotografano” e per questo forse
non sono nemici da temere, come ad esempio gli scempi umanitari dei governi
autocratici africani con cui l’occidente ha fatto affari e continua a farli,
anche dopo le primavere arabe.
Foto Ansa
In questi giorni due orrori si stanno consumando sotto gli
occhi del mondo, uno fotografato dai media globalizzati l’altro meno: Gaza e São
Paulo do Brazil. Ma cosa hanno in comune questi due luoghi così diversi? Secondo
il rapporto dell’Unicef, la guerra missilistica israeliano-palestinese, dal 14
novembre fino alle 15,00 ora italiana del 19 novembre, a Gaza ha provocato la
morte di 18 bambini, mentre 252 sono rimasti feriti. Numerosi bambini compaiono
anche tra i feriti nelle file israeliane. A Gaza gli ospedali sono senza scorte
di farmaci. La chiusura del confine a karem Shalom sta per provocare
l’esaurimento del carburante. Le poverissime infrastrutture palestinesi stanno
per essere completamente devastate. Penuria di acqua per i danni agli acquedotti
e pozzi, mancanza di energia elettrica, scuole lesionate e ovviamente chiuse.
Fino ad adesso solo gli ospedali si sono salvati.
Foto Ansa
Dall’altra parte del mondo, proprio ieri, mentre Gaza
veniva devastata, l’agenzia Ansa pubblicava una notizia relativa ad un rapporto
di un ente brasiliano “Avante Brasil”, il quale, incrociando i dati del
ministero della Salute brasiliano e dell’ONU, rileva che in Brasile viene
assassinata una persona ogni 9 minuti e 48 secondi, salendo in cima alla lista
delle maggiori economie del mondo. Sempre ieri, il quotidiano Folha de São Paulo, pubblicava un servizio sui morti
ammazzati in città: 13 persone uccise, tra cui degli adolescenti tra i 14 e i 16
anni, e 10 ferite in una sola notte, 140 uccise nelle ultime due settimane, 144
nel mese di settembre, 982 nei primi nove mesi del 2012. In pratica a San Paolo
in questo momento vi è una guerra in corso per i proventi del narcotraffico tra
polizia, organizzazioni criminali e una fantomatica milizia di ex agenti di
polizia, che sottraggono profitti del traffico di droga, 92 dei quali sono stati
uccisi.
Foto Reuters
“Come si dice quando gli assassini
accusano altri assassini? Mentono! Loro mentono e noi dobbiamo essere clementi
con coloro che mentono?! Quei nababbi… io li odio! Li odio profondamente!”
Questo lo avrebbe detto il Colonnello Kurtz…
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